Suggestioni al Pardo

Posted by admin at 07:10 il 27 lug 2020

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Nell'antica dimora del Pardo tutto ti parla di memorie, tutto ti suggerisce di osservare e cercare di capire le tracce che un passato intenso ha lasciato e che sono state con amore conservate e protette.

Non parlo solo dell'austera signorile dimora, recuperata con un'attenzione che non ha trascurato nemmeno una singola pietra. Quello che colpisce è l'intatto ambiente naturale che la circonda, visibile dalla meravigliosa terrazza aperta sulla valle o con una breve passeggiata negli immediati dintorni, in compagnia di un panorama aperto fino al mare.

Uno sguardo più attento rivela però che l'ambiente circostante è "naturale" solo in una certa misura. La mano dell'uomo e la sua secolare, caparbia fatica ha operato sulla natura per renderla docile e utile.

Il grande gelso che domina la terrazza richiama tempi antichi in cui l'intero Valdemone (oggi provincia di Messina) conosceva un diffuso e fiorente allevamento del baco da seta e le case di campagna conservavano il prezioso tessuto grezzo ricavato dal delicato trattamento dei bozzoli.

Ma basta addentrarsi di pochi metri sul sentiero per immergersi tra i noccioleti, la vera anima del Pardo. Un bosco, una foresta di alberi e d'arbusti coltivata amorevolmente e con fatica: il declivio accentuato è reso coltivabile da terrazzamenti (le rasule) e il sottobosco deve essere metodicamente ripulito dalle foglie secche per agevolare la raccolta delle nocciole da terra. I terreni su cui crescono i nocciuoli del Pardo sono, per usare le parole di un esperto agronomo di fine '800, "umosi a pendio, neri, sciolti, freschi e profondi" e i contadini di Ucria erano già famosi nell'800 per la loro "arte specialissima nel disporre la terra a scaglioni con muri a secco".

Questa meravigliosa natura che la mano dell'uomo ha accompagnato e modellato, ha poi un significato più ancestrale e fascinoso. Il nocciuolo, fin dall'antichità più remota, ha avuto profondi significati simbolici ed ha alimentato il mito. Assumeva doti divinatorie per il ritrovamento di tesori e sorgenti d'acqua, bacchette magiche di nocciuolo operavano incantesimi, ed era di nocciuolo il bastone di Esculapio, il dio greco della salute.

Sono certo che, anche oggi, il benefico influsso di ettari di noccioleti possa donare al Pardo la magica quiete di un "luogo del cuore".